Gli effetti del Coronavirus sul mondo dei videogiochi

Gli effetti del Coronavirus sul mondo dei videogiochi
È un momento senza dubbio particolare quello che coinvolge l'intero scenario mondiale: il Coronavirus sta tenendo in scacco parte della popolazione in Cina. E il suo arrivo in Italia ha dato il via a un'ondata di panico generale che ha avuto serie ripercussioni su gran parte del nord della penisola. Una situazione che però è andata ben oltre, con l'economia globale che, nelle ultime settimane, ha risentito negativamente dell'epidemia. Diverse le fabbriche che hanno chiuso i battenti – l'ultima, di cui vi abbiamo riportato nei giorni scorsi, è di Samsung ed ha sede in Corea del Sud. Stessa sorte anche per alcuni dei più attesi eventi legati al mondo della tecnologia. Il Mobile World Congress 2020 è stato infatti annullato in via precauzionale. E al PAX East 2020 di Boston Sony ha già detto che non ci sarà, per tutelare i propri dipendenti. Soluzioni senza mezze misure quelle prese, per limitare il più possibile il diffondersi del contagio. E appuntamenti come quelli appena descritti, con decine di migliaia di presenze, erano sicuramente quelle più a rischio. Ma qual è la prospettiva per il 2020 nel mondo dei videogiochi, in virtù proprio dell'emergenza Coronavirus?

Coronavirus e videogiochi, cosa accadrà durante l'anno?

Siamo ancora relativamente distanti dall'E3 2020, l'appuntamento losangelino con il mondo dell'intrattenimento elettronico a tutto tondo. Un momento particolarmente atteso da parte degli appassionati, che in questo modo possono avere una panoramica di quello che sarà l'anno videoludico. Un evento che, per quanto non si possa ancora considerare a rischio – mancano ancora poco meno di quattro mesi – guarda con apprensione all'evolversi della situazione. Se infatti da un lato gli organizzatori potrebbero decidere in ogni caso di aprire i battenti, spetterà poi agli sviluppatori l'ultima parola. Non sarebbero in questo caso da escludere dei forfait diffusi, qualora non si dovesse ridimensionare la problematica dettata dal Coronavirus. Uno scenario al momento non pronosticabile: si tratta più di un'eventualità, remota, certo, ma pur sempre esistente.

PS5 e Xbox Series X, come la mettiamo?

Diversa la situazione per quanto concerne le console di prossima generazione PS5 e Xbox Series X. Con gli stabilimenti cinesi ancora fermi, la produzione rischia di non riuscire a soddisfare le esigenze nel giorno del lancio. Microsoft e Sony potrebbero a questo punto ponderare per una duplice strada. Quella del rinvio di qualche mese, per consentire alle quantità in stock di esaudire le richieste dei fan. Oppure quella di arrivare comunque sugli scaffali, ma con un quantitativo di unità minore rispetto alle aspettative. In questo modo si rispetterebbero le scadenze anche se si scontenterebbe irrimediabilmente parte della fanbase. In questo scenario entrerebbero in gioco possibili offerte e promozioni per chi preordina ma non riesce ad avere al day one. Ma ci stiamo fasciando la testa prima del tempo. Staremo a vedere quali saranno le effettive evoluzioni della situazione, con le prossime settimane che saranno cruciali. In base alla progressione o alla regressione del Coronavirus su scala globale sarà possibile avere un primo quadro della situazione.